Motorola scommette sugli smartphone modulari

Oggi mettere mano ad un computer per personalizzarlo è sempre più difficile, la cosa diventa poi sostanzialmente impossibile se parliamo di smartphone o tablet.

Chi oggi ha almeno 30 anni, probabilmente nella sua infanzia o giovinezza, ha almeno sostituito un hard disk o installato un masterizzatore, oggi i componenti sono sempre più piccoli e per mettere mano ad un device bisogna essere degli esperti, dotati di appositi strumenti.

Anche per operazioni banali, come sostituire un disco rigido o aggiungere della RAM è ormai obbligatorio rivolgersi a centri di assistenza specializzati. Non è poi un grosso problema, anche perché così si evitano i rischi dell’improvvisazione.

Se è possibile potenziare e personalizzare l’hardware di un computer, in base alle proprie esigenze, perché non si può fare la stessa cosa con uno smartphone? In tanti nel tempo si sono posti questa domanda ed è infatti ormai da anni che si parla di dispositivi mobili con un approccio modulare, che permettano di essere in qualche modo “componibili” e personalizzabili. I big del settore, ovvero Apple e Samsung non hanno però mostrato un interesse sul tema che andasse oltre quello meramente teorico.

Motorola, un tempo tra leader della telefonia mobile ha invece deciso di investire per il suo futuro proprio sugli smartphone modulari.

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